Gaspara Stampa (Padova, 1523 – Venezia, 23 aprile 1554) è stata una poetessa italiana di grande rilievo e cittadina della Repubblica di Venezia. Da Padova si trasferì a Venezia nel 1531 insieme al fratello Baldassare ed alla sorella Cassandra. A Venezia fu accolta con grande favore dalla colta società lagunare e condusse una vita agiata ed elegante. Era apprezzata, oltre che per le sue doti culturali, infatti era poetessa ed anche musicista, anche per la sua bellezza e la sua residenza divenne uno dei salotti letterari più famosi della città, frequentato da artisti, letterati e personaggi di spicco dell’epoca.
Donna passionale, pare ebbe diversi amori tra cui quello, durato per circa tre anni con il Conte Collaltino di Collalto (militare e poeta; 22 maggio 1523 – 1569). Purtroppo questa relazione ebbe fine a causa di lui e ciò turbò non poco l’animo già inquieto di Gaspara. Morì a Venezia precocemente il 23 aprile 1554.
Le sue rime, dedicate per la maggior parte proprio a Collaltino, grazie all’intervento della sorella, vennero stampate postume.
“Quasi vago e purpureo giacinto
che ‘n verde prato, in piaggia aprica e lieta,
crescendo ai raggi del più bel pianeta,
che lo mantien degli onor suoi dipinto,
subito torna languidetto e vinto,
sì che mai non si vide tanta pièta,
se di veder gli usati rai gli vieta
nube, che ‘l sol abbia coperto e cinto,
tal la mia speme, ch’ognor s’erge e cresce,
dinanzi a ‘rai de la beltà infinita,
onde ogni sua virtute e vigor cresce.
Ma la ritorna poi fiacca e smarrita
oscura téma, che con lei si mesce,
che la sua luce tosto fia sparita.”
-da Le Rime di Madonna Gaspara-

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