I Caffè di Venezia secondo la “Nuova Guida di Venezia” del 1813
di Monsignore G. A. Moschini, morto nel luglio 1840 (fu canonico della Cattedrale, cavaliere della corona di ferro, membro di molte Accademie, autore dell’applaudita Guida di Venezia, apparsa nel 1813, e dell’Itinéraire de Venise: lavori che per essere scritti con scrupolosità di ricerche ed amore d’arte, gli procacciarono fama di giudice competente nelle belle arti).
Questo l’elenco che il Moschini fa dei Caffè veneziani (ovviamente alcuni termini e lettere non trovano rispondenza nell’attuale grammatica italiana trattandosi di un testo del XIX Secolo):
IL FLORIAN, in Piazza S. Marco sotto le Procuratie Nuove, caffè celebre in passato per le sue riunioni ; è tuttora il luogo di ritrovo della scelta società : tiene molti giornali.
Il SUTTIL, in Piazza S. Marco sotto le Procuratie Nuove, caffè assai frequentato dall’alta classe.
Il QUADRI, ora proprietà Vaerini in Piazza S. Marco sotto le Procuratie Vecchie, dalle cui sale superiori il forestiere può godere degli spettacoli che si danno sulla piazza. Nella stagione d’inverno, e soprattutto nel Carnevale, è quivi il più fiorito concorso delle signore veneziane.
La VITTORIA, in calle Larga.
Il PANCIERA, sotto l’Orologio a S. Marco.
Il BRIGIACCO, sulla riva degli Schiavoni attiguo all’albergo Reale.
Il RISORTO, in Ruga S. Giovanni Elemosiniero passato il ponte di Rialto, dove il forestiere troverà maggior copia che altrove di fogli periodici letterarj.
Nella foto Jean Cocteau al Caffè Florian
